La fortuna non esiste, esiste il momento in cui il talento incontra l’occasione
(Seneca)
Accadde oggi, trent’anni fa.
Un crocevia di storie professionali che vide convergere competenze, passione, desiderio e capacità di lavorare in team. Quella scintilla creativa innescò una lunga, lunghissima catena di situazioni, eventi, opportunità, sfide. Tutto ben al di là delle aspettative di quel manipolo di fondatori, davvero ignari del potenziale innovativo che di lì a poco si sarebbe sprigionato da quell’incontro all’insegna della serendipity.
La contemporaneità della fondazione con la costituzione del network internazionale GAPI – Global Alliance for Performance Improvement, generò una ancor maggiore curiosità intorno alla neonata GSO, un soggetto nuovo che parlava il linguaggio della semplicità. Un’ossessione vera e propria la nostra: passare dai modelli a come si implementano, il COME che deve corredare necessariamente il COSA.
I nostri occhi brillavano quando i partner dell’internazionale ci mostravano best practice capaci di accelerare le competenze già presenti tra noi, dando corpo a intuizioni quasi utopistiche, alla stregua di boutade da salotto: che la leadership potesse essere valutata (anche) dai follower, che il capo potesse e quindi dovesse essere il primo coach delle persone, che il coinvolgimento del valutato nel processo di valutazione fosse un prerequisito per la sua valorizzazione… Ogni concetto appariva dirompente e sbalorditivamente ineccepibile.
Al nostro Kick Off di 30 anni fa si parlò di valutazione a 360°, presentando il tool Reflector, mentre già nel ‘98 davamo il via alle prime esperienze di development center.
Siamo stati pionieri, lo diciamo con orgoglio, rivendicando importanti “primogeniture” sulle metodologie di sviluppo: dall’assessment al development, dal training al coaching.
Lo sguardo al passato più remoto significa provare soddisfazione per i traguardi, ma senza nostalgie. Altre sfide e altri traguardi attendevano infatti il nostro splendido team, rinnovato, rafforzato, ampliato nel portafoglio e nelle competenze: comunicazione, trasformazione digitale, D&I, search & selection alcune delle sfide “storiche”.
Ora è il momento dell’intelligenza artificiale, capace di elevare l’asticella della sfida e spostare la frontiera dell’innovazione e del cambiamento.
Molto know how di eccellenza è stato incorporato in prodotti innovativi, offrendo al cliente tools che rendono tutti i progetti che riguardano il capitale umano (anche i più strategici) agili, supportati, sostenibili.
Mi fa piacere ricordare i tanti compagni di viaggio che in questi trent’anni hanno creduto nel progetto e sono stati ambassador del nostro valore, della forza del team, dei principi fondativi che, ora come allora, ci animano. Uno su tutti, la combinazione di eccellenza e leggerezza, davvero difficile da trovare in un contesto consulenziale, possibile solo quando il talento incontra l’occasione e l’incontro avviene tra persone che fanno dello stare bene insieme una sorgente inesauribile di engagement.
Un ringraziamento particolare va ai clienti che dettero fiducia alla prima GSO, a quelli che continuano a preferirci da tanti anni, sino a quelli che oggi trovano in noi un partner pronto a raccogliere le sfide attualmente sul tappeto.
Un secondo e non meno importante ringraziamento va a tutta la splendida squadra della moderna GSO e a chi la guida con professionalità, energia, passione. Nuove persone, stesso DNA.
Il nostro futuro e quello delle aziende nostre clienti è nelle mani delle persone che ne fanno parte. Oggi, dopo trent’anni, come co-fondatore, posso affermare che sono in ottime mani.
Our People Our Future.
Vittorio Migliori
#GSO30 #OurPeopleOurFuture #OurYears
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