Esploriamo nuovi modi di lavorare
Il mondo del lavoro è ormai in piena trasformazione: le practise si stanno espandendo e ormai quotidianamente si parla di new way of working. Queste ed altre tematiche sono state trattate in maniera esplicita da Antonio Nigro, Group HR Director di Riello, da Massimo Colella, Group HR Director di Diadora e da Gianvincenzo Scarpa è HR Director del Politecnico di Milano.
Prima ancora della pandemia, il mondo del lavoro si stava già permeando di riflessioni sulla digitalizzazione e sull’integrazione del lavoro agile. La diffusione del virus ha per molti sortito solo un effetto da “accelerante” su queste tematiche, strettamente connesse all’evoluzione che si sta osservando nella funzione delle Human Resources. Ad oggi questa funzione si sta sempre più identificando con quella di Business Partner.
Le testimonianze che stiamo raccogliendo non sostengono solo lo sviluppo della funzione HR, ma anche del modo che il singolo ha di viverlo sta mutando.
“Il mio ruolo sta cambiando, ma pensandoci bene è anche un modo più coerente di lavorare. Sto diventando sempre più un project manager, e la mia funzione sempre di più è a progetto: porto avanti, facilito e sono responsabile di qualche progetto e accountable di un mio progetto”.
Leggendo con una nota positiva l’anno passato, diversi Direttori HR hanno dichiarato come il cambiamento di cui siamo tutti sia osservatori sia agenti attivi fosse necessario per migliorare il modo di lavorare e vivere il proprio ruolo lavorativo. Per fare un esempio, il lavoro da remoto ha consentito lo sviluppo di una maggior relazioni di fiducia e di collaborazione tra i colleghi, supportato anche dalle nuove tecnologie.
Penso che la pandemia abbia fatto violenza al cambiamento […]. Ci si è resi conto che potremmo svolgere il lavoro da qualsiasi parte del mondo. Questo nuovo modo di lavorare porterà con sé delle conseguenze importanti in termini di riorganizzazione e rilocalizzazione. A questo sarà necessario un supporto tecnologico, a cui credo che le aziende possano rispondere in tempi rapidi”.
Se per alcuni il legame tra HR e Business Partner tuttavia non era dapprima deducibile, per altri invece era già chiaro e il 2020 ha assolto per loro solo alla messa in pratica di questo legame a loro già chiaro. L’HR diviene così una figura a supporto dei Manager di linea, a supporto del Business acquisendo una connotazione ancora più positiva rispetto a prima. L’HR Director si pone quindi come figura di supporto di fronte a problematiche non solo di tipo professionale ma anche umano.
La funzione HR deve sempre più essere un trait d’union tra i tavoli decisionali delle Direzioni che intendono indossare nuove lenti per leggere il presente e il futuro, e garantire la continuità ed il “stare al passo” delle aziende.
Diventa così essenziale ragionare in termini di problem solving. Il 2020 è stato un anno in cui si è potuto allenare questa competenza in modi nuovi: la distanza fisica ha impattato sui modi di pensare e di trovare soluzioni, consentendo così di sbloccare nuovi e forse più innovativi modi di lavorare e di interagire con gli altri facilitando così dello “pensare fuori dagli schemi”. Un ruolo chiave in tal senso è stato ricoperto dal digitale, grazie al quale si sono potuti mantenere i rapporti intra-aziendali. Anche in questo caso, sebbene la parte digital si stesse già fortemente sviluppando in periodo pre-pandemico, ora ha sicuramente subito una forte pressione all’innovazione.
Il digital, se applicato in toto, eliminerebbe la parte più esperienziale del prodotto. In futuro, potrebbe essere interessante implementare uno showroom virtuale nel quale venga dato spazio sia alla parte fisica ma anche a quella virtuale, favorendo così il giusto mix tra le due realtà, condizione che permetterebbe di enfatizzare la customer experience.
Il cambiamento culturale di cui siamo parte attiva consentirà l’instaurarsi di un equilibrio tra digitale e fisico, nonché tra tradizione e innovazione. Da qui sarà possibile creare qualcosa di nuovo, innovare insomma sfruttando quindi la tecnologia come strumento sano in grado di potenziare il lavoro umano.