Evoluzione e digital mindset per i lavori del futuro  

Alcune soft skill sono condizioni necessarie ai lavori nel mondo digital. L’orientamento al rischio, la predisposizione all’innovazione e la capacità di adattamento ai cambiamenti sono quelle competenze trasversali da coltivare e potenziare per i lavori del futuro.

L’avvento della tecnologia digitale è paragonabile alle più grandi rivoluzioni della storia dell’umanità, come la scoperta del fuoco, l’invenzione della ruota o l’utilizzo delle macchine a motore nell’industria. A una prima lettura potrebbe sembrare un paragone eccessivo, eppure vi sono delle similitudini evoluzionistiche oggettivamente osservabili.

C’è una linea di demarcazione sottile che separa chi è nato immerso nel mondo digitale e chi lo ha incontrato nel corso della vita. Sarà capitato a chiunque di rintracciare nei più giovani una sorta di “naturale predisposizione” all’uso degli strumenti digitali, un concetto noto come “digital mindset”.

È una questione genetica? È l’evoluzione dell’homo sapiens sapiens in homo sapiens digitalis?

Può darsi, ma considerando il breve scarto di tempo intercorso tra le generazioni, forse la risposta è da ricercarsi nel mondo della psicologia, più che in quello della genetica.

Il digital mindset

È la predisposizione di un individuo ad accogliere la rivoluzione digitale, a farla propria e ad interpretare il mondo oltre le regole della fisica della realtà. L’avvento dei social ha completamente stravolto i concetti di distanza e di tempo e la transizione dal pre-digitale al post-digitale non è qualcosa di scontato e automatico.

Tuttavia il termine digital mindset, e con esso ciò che identifica, andrà a mano a mano scomparendo nel tempo, in quanto, in futuro, il mondo digitale sarà così radicato nella formazione, educazione e sviluppo cognitivo degli individui, che non avrà più alcun senso identificarne la presenza nelle persone.

Per avere un’idea più concreta di questo fenomeno, bisogna immaginare di introdurre la categoria “fire mindset” comprendente tutti coloro che hanno la predisposizione ad accogliere l’uso del fuoco nel quotidiano.

È infatti esistito un tempo in cui alcuni umani accettavano di avvalersi dell’aiuto della “tecnologia-fuoco” mentre altri, ancora non abituati ad esso, se ne tenevano alla larga. Distinzione rapidamente scomparsa nelle generazioni successive.

Proprio come la scoperta del fuoco, l’avvento del digitale ha permesso di identificare un nuovo tipo di mindset rispetto al quale tutti verranno valutati.

Non sarà quindi più possibile (o semplicemente necessario) parlare di digital mindset per le generazioni future, ma allo stato attuale delle cose vediamo come si può potenziare il digital mindset o, in altre parole, stimolare il potere delle persone al cambiamento.

Il fuoco e il fulmine

Provate ad immaginare il primo essere umano preistorico che ha scoperto il fuoco, come sarebbe la sua descrizione da un punto di vista psicologico.

Indipendentemente dal grado evolutivo, l’uomo primitivo rivoluzionario possedeva delle caratteristiche cognitive in grado di protrarre un singolo episodio al punto tale da renderlo una trasformazione decisiva. Sarà successo spesso agli ominidi di vedere il fuoco e tutte le volte costoro avranno reagito scappando, spaventati dalle fiamme e dal calore.  Ma poi un giorno, per la prima volta nella storia dell’umanità, piuttosto che scappare, uno di loro ha scelto di fermarsi e provare a capire. E una volta capito, provare a controllare la novità. E una volta controllata, provare a padroneggiarla.

L’essere umano, per andare oltre i propri limiti e scoprire cose nuove, siano esse la fiamma che brucia l’albero, la corrente che irradia la resistenza, o il bit che da 0 diventa 1, ha sempre necessitato di due fattori chiave: curiosità e motivazione.

In tutte le epoche, in tutte le novità, questi due elementi non sono mai mancati.

Orientamento al rischio (non aver paura di scottarsi, o meglio, essere disposti a farlo pur di scoprire) e all’innovazione. Il coraggio non inteso come assenza di paura, ma vittoria su di essa della curiosità o della motivazione. Questa attitudine avrà un ruolo chiave nei lavori del futuro. Sempre di più il mondo del lavoro evolverà le proprie richieste e necessità, e chi avrà il coraggio di rischiare e scommettere su mansioni innovative potrà anticipare i tempi e quindi essere pioniere. Con tutti i vantaggi annessi.

Adattamento ai cambiamenti.

Non esiste in natura un ambiente originariamente perfetto per la sopravvivenza dell’uomo, eppure egli sopravvive in tutti i micro-sistemi. Adattandosi.

Risulta perciò impossibile affrontare il tema della rivoluzione digitale senza tener presenti tutte le dinamiche antropologiche ed evoluzionistiche della nostra specie.

In  un discorso di questa natura è dunque possibile asserire che la rivoluzione digitale e l’avvento della rete globale fossero in qualche maniera prevedibili:

L’uomo è sociale, e il suo istinto lo ha sempre portato alla ricerca dell’espansione della collettività. Non potendo ottenere la relazione di prossimità totale con tutti nel mondo fisico, impedita dalle leggi di spazio e tempo che regolano l’universo, ha saputo ricrearne uno parallelo privo di tali limiti.

Anche questa sarà una capacità sempre più importante. Un tempo decine di generazioni consecutive di padri e figli vivevano in un mondo identico e svolgevano le stesse mansioni allo stesso modo. Il mondo di oggi è il più veloce di sempre, in meno di 10 anni sono avvenuti più cambiamenti e trasformazioni che mai in proporzione al passato. Il Digital Mindset rappresenta, infatti, proprio la predisposizione mentale delle persone ad accogliere o meno l’innovazione. Coloro che sapranno fare del cambiamento la normalità, avranno un ruolo fondamentale nel processo.

Il digital potential

Un altro fondamentale item di valutazione è costituito dal digital potential. Esso può essere inteso come l’insieme delle capacità potenziali ancora inespresse (ma raggiungibili) di un individuo nell’ambito delle competenze digitali e finalizzate allo sviluppo e potenziamento tecnologico.

Digital mindset e digital potential costituiscono una diade inscindibile ad oggi fulcro della valutazione del profilo della risorsa. Onnipresenti nei moderni processi di head hunting e sempre più richiesti dai digital HR.

In conclusione, la stimolazione e il potenziamento del digital mindset e del digital potential trae la sua energia dalla motivazione e curiosità dell’individuo rispetto al mondo digitale e dall’esercizio pratico degli strumenti a esso correlati.

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