In che modo l’Intelligenza artificiale può valorizzare le risorse umane

Come le tecnologie dell’IA funzionano nei processi di reclutamento e gestione delle persone

L’intelligenza artificiale sta diventando un fattore chiave nel settore delle risorse umane. A confermare l’importanza di questo asset tecnologico si insedierà a Torino l’Istituto Italiano per l’Intelligenza Artificiale (I3A), una struttura con la vocazione di attrarre talenti dal “mercato” internazionale e, contemporaneamente, diventare un punto di riferimento per lo sviluppo dell’AI in Italia, in connessione con i trend tecnologici (tra cui 5G, Industria 4.0, Cybersecurity). A questo istituto il governo destinerà annualmente un budget di 80 milioni di euro: ci lavoreranno circa mille persone, di cui 600 nell’hub di riferimento di Torino, in collaborazione con centri di ricerca e università. Tra i settori coinvolti: manifattura e robotica, IoT, sanità, mobilità, agrifood ed energia, Pubblica amministrazione, cultura e digital humanities, aerospazio.

Oggi in molte attività sia nella vita professionale sia nella quotidianità dipendiamo dai servizi dell’intelligenza artificiale e, nel mercato del lavoro, sta entrando proprio questo aspetto della trasformazione digitale. L’AI ha rivoluzionato l’approccio e la customizzazione di molti prodotti e anche i più reticenti si stanno abituando a dialogare con le macchine che imparano da sole. Nel settore delle risorse umane non poteva mancare l’influenza dell’AI per trasformare i processi collaudati e dare un bust al sistema di selezione e gestione del personale. L’intelligenza artificiale è quella tecnologia che consente alle macchine di eseguire attività con intelligenza. Questi particolari dispositivi non funzionano come i computer tradizionali programmati per eseguire movimenti complessi ma specifici e ripetitivi. Queste macchine sono sufficientemente capaci di adattarsi alle diverse situazioni e rendere risposte adeguate al contesto. L’AI riesce a migliorare le attività dell’HR e le sue applicazioni che riguardano il processo di reclutamento e non solo.

Quali sono effettivamente i vantaggi dell’intelligenza artificiale nelle risorse umane:

1. L’automazione è uno dei vantaggi più importanti dell’intelligenza artificiale nel campo delle risorse umane. Con l’aiuto di un software basato sull’intelligenza artificiale si possono analizzare siti per la ricerca di lavoro ed esplorare la presenza online del candidato, prevedendo così la probabilità che il candidato accetti il ruolo. Inoltre questi sistemi permettono di automatizzare alcune operazioni di ricerca e selezione dei candidati basandosi su algoritmi opportunamente definiti in base alle esigenze di selezione dell’azienda.

2. L’intelligenza artificiale può ridurre l’onere del reclutamento sotto forma di chatbot. Sì, gli assistenti virtuali sono davvero utili per sollevare il carico dei reclutatori gestendo il lavoro delle piattaforme di social media e delle pagine aziendali in modo che le informazioni necessarie possano essere assemblate correttamente. Questo è un vantaggio per il personale delle risorse umane così che possa concentrarsi molto di più sulla fase del colloquio, invece che sulle attività ripetitive di collezione dei curricula.

3. Nella gestione delle risorse umane può essere utile assistere il personale tramite chatbot al fine di ottenere feedback, inoltrare questionari e report all’intera organizzazione con l’aiuto di un sistema di supporto centralizzato. La maggior parte dei nuovi assunti avrà molte domande di base (riguardanti le prassi e i sistemi dell’ufficio). Un chatbot può essere un modo efficace per affrontare questa fase.

4. Dopo il completamento del processo di assunzione, gli strumenti di intelligenza artificiale possono essere utilizzati per semplificare e migliorare il successivo onboarding e la formazione del personale. I nuovi dipendenti di solito richiedono molta attenzione delle risorse umane, ma gran parte di questa attenzione può essere notevolmente ridotta utilizzando programmi di intelligenza artificiale per introdurli a vari aspetti e guidarli attraverso le procedure di routine dell’organizzazione.

L’intelligenza artificiale si posiziona come un potente supporto alla gestione dei talenti, fondamentale per assicurare all’azienda le persone giuste al posto giusto. Nel processo di recruiting, assunzione e inserimento in azienda si diffondono le nuove tecnologie per supportare le aziende che hanno molte posizioni aperte e difficoltà nel ricoprirle con i giusti candidati. L’intelligenza artificiale amplia il raggio d’azione delle risorse umane per avvicinare e trattenere il personale assunto fornendo il giusto supporto in maniera capillare e personalizzata.

La quinta edizione del SIF, Strategy Innovation Forum, il forum coinvolge imprenditori, manager, professionisti, accademici e policy makers per sviluppare conoscenze e relazioni funzionali alla trasformazione del sistema imprenditoriale, che si è tenuto a Venezia il 4 settembre 2020 ha portato in agenda “Gli impatti dell’Intelligenza Artificiale e della Blockchain sui modelli di business”. È in questo contesto che Giovanna Marena Co-founder & Managing Director per GSO HR Digitalha parlato della rilevanza del tema dell’intelligenza artificiale nel mercato del lavoro: “Elbert Hubbard nel 1923 diceva che «una macchina è in grado di lavorare come cinquanta uomini comuni, ma nessuna macchina può svolgere il lavoro di un uomo straordinario» e resterà sempre vero, anzi serviranno proprio le macchine intelligenti a individuare, trattenere e valorizzare quegli uomini straordinari, i talenti, di cui parlava Hubbard”.

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