Mentre il ruolo e l’importanza della leadership sono chiari, non solo ai professionisti delle HR, ma a chiunque si occupi di fare azienda in maniera strutturata, la “followership” è un concetto di gestione delle risorse umane più recente e decisamente meno conosciuto, ma che merita in realtà molta attenzione.

Perseguendo la visione a 360° sul mondo delle human resources dell’HR Blog di GSO, abbiamo quindi pensato di dedicare a questa strategia di management un articolo divulgativo, che sicuramente interesserà chiunque creda in una gestione verticale e partecipata del personale dipendente, ovvero il cuore pulsante di ogni organizzazione.

Followership Significato: Definizione e Contesto

Il termine “followership” si riferisce alla capacità e volontà di seguire un leader. Questa competenza include non solo l’obbedienza e l’adesione alle direttive, ma anche un coinvolgimento attivo e critico nel supportare e, quando necessario, sfidare il leader per il bene dell’organizzazione. 

Il significato di followership può essere sintetizzata come “l’arte di essere un buon seguace”, il che richiede un set di abilità e atteggiamenti specifici. Essere un buon follower implica essere proattivi, avere un forte senso di responsabilità, essere affidabili e possedere la capacità di lavorare in modo collaborativo all’interno di un team.

La Followership all’interno delle Organizzazioni

Nelle organizzazioni più moderne e innovative, la followership può giocare un ruolo cruciale. Un’azienda vincente dev’essere consapevole che il proprio successo non dipende solo dalla qualità dei suoi leader, ma anche dall’apporto dei suoi dipendenti. 

Ecco come l’assimilazione di una strategia di followership può essere utile per un’organizzazione::

  1. Complementarità alla Leadership: La relazione tra leadership e followership è simbiotica. I follower efficaci supportano i leader, fornendo feedback e critiche costruttive che possono migliorare le decisioni e le strategie aziendali. 
  2. Innovazione e Problem Solving: I follower attivi e coinvolti sono spesso la fonte di idee innovative e soluzioni creative. La loro vicinanza ai problemi quotidiani e la loro prospettiva unica possono contribuire a migliorare i processi e a risolvere problemi complessi.
  3. Cultura Aziendale: La followership contribuisce a creare una cultura aziendale positiva. Disporre di dipendenti motivati, leali e impegnati favorisce la creazione di un ambiente di lavoro collaborativo e stimolante che, a sua volta, può aumentare la soddisfazione lavorativa e ridurre il turnover.
  4. Efficienza e Efficacia: I follower efficaci garantiscono che le decisioni dei leader siano implementate in modo efficiente e con attenzione ai dettagli. La loro capacità di eseguire compiti in modo preciso e puntuale è fondamentale per il successo operativo dell’organizzazione.
  5. Sviluppo della Leadership: Una buona followership prepara i dipendenti per futuri ruoli di leadership. Imparare a essere un buon follower aiuta a sviluppare competenze di leadership, poiché comprende l’importanza della collaborazione, della comunicazione e della gestione delle dinamiche di gruppo.

Followership vs Leadership

Comprendere le differenze e le relazioni tra leadership e followership è altrettanto essenziale per creare un team equilibrato e altamente efficiente.

Differenza tra Leadership e Followership

La leadership riguarda l’abilità di guidare, influenzare e ispirare gli altri verso il raggiungimento di obiettivi comuni. I leader sono coloro che stabiliscono la visione, prendono decisioni strategiche e motivano il team. Dall’altro lato, la followership implica la capacità di seguire efficacemente un leader.

 I follower non sono semplicemente esecutori passivi; essi contribuiscono attivamente al successo dell’organizzazione. La followership richiede abilità critiche, come l’auto-motivazione, la proattività e la capacità di fornire feedback costruttivo. 

Mentre i leader stabiliscono la rotta, i follower assicurano che il viaggio sia possibile, apportando competenze, supporto e spesso, nuove idee che migliorano il percorso.

Entrambi i ruoli richiedono un set unico di competenze e attributi. I leader devono essere visionari, decisivi e motivanti, mentre i follower devono essere proattivi, collaborativi e in grado di pensare criticamente.

Relazione tra Followership e Leadership

Ma la differenza tra leadership e followership non è solo una questione di chi guida e chi segue, ma di come entrambi i ruoli si completano a vicenda per creare un ambiente di lavoro produttivo ed efficace, per guidare assieme la propria organizzazione verso il successo.

La relazione tra followership e leadership è simbiotica. Nessun leader può avere successo senza follower efficaci, e nessun follower può prosperare senza una leadership competente. Questa interdipendenza significa che entrambi i ruoli devono essere valorizzati e coltivati all’interno di un’organizzazione.

Stili di Followership

La followership non è una pratica univoca; esistono diversi stili che i follower possono adottare all’interno di un’organizzazione. 

I “followership styles” sono modelli comportamentali che descrivono come i follower interagiscono con i leader e il resto del team. Questi stili, ognuno con le proprie caratteristiche, possono influenzare significativamente il funzionamento e il successo dell’intero team.

Il Modello di Kelley

Robert E. Kelley, professore alla Carnegie Mellon University, evidenzia l’importanza dei follower e suggerisce che l’efficacia della leadership non dipenda solo dalle qualità del leader, ma anche dal comportamento dei follower. 

 Classifica quindi follower in base a due dimensioni:

  1. Pensiero Critico: la capacità di un individuo di pensare in modo indipendente, analitico e critico. I follower con un alto livello di pensiero critico sono in grado di valutare le decisioni dei leader, offrire feedback costruttivi e contribuire con idee innovative.

  2. Livello di Attività: Questa dimensione valuta il grado di impegno e partecipazione di un individuo. I follower attivi sono quelli che si coinvolgono pienamente, prendono iniziative e si assumono responsabilità.

Kelley invita a riconoscere e valorizzare il ruolo dei follower, promuovendo un ambiente in cui l’indipendenza di pensiero e l’attività siano incoraggiati e supportati. In base a quanto sopra, Identifica inoltre cinque stili distinti di followership:

  1. Conformisti: Seguono le direttive dei leader senza fare domande. Sono leali e affidabili, ma mancano di iniziativa personale e pensiero critico.
  2. Passivi: Dipendono fortemente dai leader per istruzioni e motivazione. Sono spesso inattivi e richiedono una guida costante.
  3. Pragmatici: Adottano un atteggiamento neutrale e pragmatico. Sono flessibili e adattabili, ma non prendono facilmente l’iniziativa.
  4. Alienati: Sono critici e spesso negativi verso la leadership. Pur avendo capacità di pensiero critico, mancano di coinvolgimento attivo.
  5. Esemplari: Sono proattivi, indipendenti e critici. Offrono il massimo contributo, combinando pensiero critico e alto livello di attività. Questi follower sono ideali per il successo organizzativo.

I follower esemplari sono particolarmente preziosi per i leader poiché combinano un pensiero critico indipendente con un alto livello di coinvolgimento attivo.

Come gli Stili di Followership possono Influenzare il Successo Organizzativo

Gli stili di followership possono avere un impatto diretto sul successo organizzativo. Ogni stile porta con sé sfide uniche e opportunità di cui tenere conto.

I follower passivi necessitano di molta supervisione, il che può ridurre l’efficienza del team. Spesso si aspettano che i leader forniscano direzioni dettagliate e motivazione costante, il che può portare a una maggiore richiesta di tempo e risorse da parte della leadership. Tuttavia, con la giusta guida, i follower passivi possono eseguire compiti semplici in modo affidabile e coerente, contribuendo alla stabilità operativa dell’organizzazione.

I conformisti, sebbene leali e affidabili, potrebbero non contribuire con idee innovative, limitando così il potenziale di crescita e miglioramento dell’organizzazione. La loro tendenza a seguire le direttive senza metterle in discussione può portare a un ambiente lavorativo stabile ma statico, dove il cambiamento e l’innovazione sono difficili da realizzare.

I pragmatici, con la loro flessibilità e adattabilità, possono essere utili in situazioni di cambiamento o crisi, ma la loro mancanza di iniziativa può rappresentare un ostacolo nei momenti in cui è necessario un pensiero più proattivo e innovativo. Il loro atteggiamento neutrale li rende utili per mantenere l’equilibrio in team diversificati, ma potrebbe anche rallentare il progresso verso obiettivi più ambiziosi.

I follower alienati, con il loro pensiero critico, possono individuare problemi e incongruenze all’interno dell’organizzazione, ma la loro mancanza di coinvolgimento attivo può limitare il loro contributo positivo. Se non adeguatamente gestiti, possono contribuire a un ambiente lavorativo negativo e poco collaborativo, riducendo la morale e l’efficienza del team.

Infine, i follower esemplari rappresentano il miglior scenario per il successo organizzativo. La loro combinazione di pensiero critico, proattività e alto livello di attività li rende preziosi per qualsiasi team. Questi follower non solo seguono le direttive, ma contribuiscono attivamente con idee innovative e soluzioni efficaci, aiutando l’organizzazione a raggiungere i suoi obiettivi in modo più rapido ed efficiente. La loro capacità di operare in modo indipendente e collaborativo li rende ideali per ruoli di leadership emergente, garantendo una pipeline di talenti pronta a guidare l’organizzazione verso il futuro.

Followership e Leadership Servente

La Leadership Servente, un concetto introdotto da Robert K. Greenleaf, si basa sull’idea che il leader deve servire prima di tutto i propri seguaci, mettendo i bisogni degli altri al centro delle proprie azioni. Questo approccio trasforma la tradizionale gerarchia di comando e controllo in una struttura più collaborativa e empatica. In questo contesto, il ruolo dei follower diventa cruciale, poiché la loro partecipazione attiva e il loro impegno sono fondamentali per il successo dell’organizzazione.

Connessioni tra Followership e Servant Leadership

I concetti di Followership e Leadership Servente possono essere visti come interconnessi. Entrambi i concetti enfatizzano l’importanza della relazione e della collaborazione tra leader e follower. 

Ecco alcuni dei principali punti di incontro tra i due concetti:

  1. Reciprocità e Interdipendenza: Nella Leadership Servente, il leader e i follower lavorano in un rapporto di reciprocità. Il leader si concentra sullo sviluppo e sul benessere dei follower, mentre i follower rispondono con lealtà, impegno e partecipazione attiva. Questo crea un ciclo virtuoso di supporto reciproco.
  2. Empowerment: La Leadership Servente incoraggia i follower a prendere iniziative, a sviluppare le proprie capacità e a partecipare attivamente alle decisioni. Questo si riflette nel modello di followership esemplare di Kelley, dove i follower pensano in modo critico e sono altamente attivi.
  3. Comunicazione Aperta: La comunicazione trasparente e aperta è essenziale in entrambi i modelli. I leader serventi ascoltano attivamente i follower, incoraggiano il feedback e creano un ambiente in cui tutti si sentono ascoltati e valorizzati.
  4. Focus sullo Sviluppo: La Leadership Servente si impegna nello sviluppo personale e professionale dei follower. Questo si allinea con l’idea di Kelley che i follower esemplari cercano costantemente di migliorare se stessi e l’organizzazione.

Followership nel Contesto Italiano

Il concetto di followership, sebbene sviluppato e studiato principalmente nei contesti anglosassoni, ha trovato crescente interesse e applicazione anche in Italia. La cultura aziendale italiana, storicamente caratterizzata da una struttura gerarchica e da un rispetto formale dell’autorità, spesso in contesti di aziende a conduzione familiare, offre un terreno spesso ancora inesplorato per l’adattamento e l’implementazione delle teorie sulla followership, che richiedono un cambiamento della cultura aziendale che promuova l’apertura, il dialogo e la valorizzazione del contributo di tutti i membri del team.

In Italia, il termine “followership” viene spesso tradotto come “seguaci” o “collaboratori”, ma queste traduzioni non catturano completamente il significato originale. Il termine “collaborazione attiva” (“engaged followership”), potrebbe meglio riflettere l’essenza di questo concetto, sottolineando l’importanza della partecipazione proattiva e del contributo critico dei dipendenti.

Il significato della followership e la sua importanza nelle organizzazioni non possono essere sottovalutati. Riconoscere e valorizzare l’apporto dei dipendenti, promuovendo un ambiente di lavoro più produttivo e armonioso, è essenziale per il successo a lungo termine di qualsiasi organizzazione, poiché essi supportano e rafforzano il management nel raggiungimento degli obiettivi aziendali.

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