Perché nel mondo del lavoro si parla tanto di soft skills? Perché le competenze “soft”, oggi più che mai, sono centrali nei processi di selezione, di sviluppo delle risorse umane, e di costruzione della leadership aziendale.
A parità di curriculum, agli occhi di un head hunter sono proprio competenze quali l’intelligenza emotiva, la capacità relazionale o il pensiero critico a fare la differenza tra un candidato e un altro. Allo stesso modo, nelle aziende più mature, queste competenze diventano leve strategiche nei percorsi di crescita interna, formazione e change management.
Indice dei contenuti
ToggleCosa si intende con il termine “soft skills?”. La locuzione inglrese può essere tradotta letteralmente in italiano come abilità “morbide”, ma il significato è ben più profondo. Con questa espressione si indicano le capacità personali, relazionali e comportamentali che influiscono su come ci si rapporta con gli altri, si affrontano i problemi, si prendono decisioni e si lavora in team.
Non vanno confuse con le competenze trasversali, di cui abbiamo parlato in precedenza, che è un insieme più ampio di abilità, che comprende sia capacità cognitive che relazionali.
Le hard skills sono legate a conoscenze specifiche e abilità tecniche: saper programmare, usare un software, parlare una lingua straniera. Sono spesso certificate e facilmente quantificabili.
Le soft skills, invece, si riferiscono a modi di pensare, comunicare e agire. Non si imparano solo sui banchi di scuola e sono difficilmente standardizzabili, ma risultano decisive per la performance professionale e la qualità del lavoro di squadra.
Non esiste un unico elenco valido per tutte le realtà, ma alcuni framework internazionali, come quelli del World Economic Forum, indicano un set di soft skills particolarmente rilevanti nel mondo del lavoro attuale. Tra le più richieste troviamo:
Di seguito proponiamo un elenco delle principali competenze che rappresentano oggi un vantaggio competitivo per i candidati nel mondo del lavoro:
In un mondo del lavoro sempre più digitale, emergono forme sempre nuove di soft skills applicate a contesti tecnologici: sono le cosiddette “digital soft skills”. Le competenze soft in ambito digitale rappresentano l’espressione operativa del digital mindset, delle abilità comportamentali che permettono di agire con efficacia in ambienti digitali, senza perdere il valore delle relazioni umane.
Queste abilità non sostituiscono le soft skills tradizionali, ma le potenziano e le contestualizzano in un ecosistema sempre più connesso, fluido e digitale.
Tra le soft skills digitali troviamo:
Investire nello sviluppo delle soft skills in azienda è una scelta strategica che porta numerosi benefici.
Un team che sa comunicare efficacemente, gestire i conflitti e lavorare in sinergia è più produttivo, soddisfatto e incline a rimanere all’interno dell’organizzazione.
Le soft skills sono anche fondamentali per la leadership, l‘innovazione e per la crescita aziendale. I leader che possiedono competenze come empatia, problem solving e adattabilità sono in grado di ispirare il team, gestire il cambiamento e stimolare l’innovazione.
Investire nelle soft skills significa quindi creare un ambiente di lavoro più resiliente e pronto ad affrontare le sfide future, favorendo la crescita e la competitività aziendale.
Tra le metodologie più diffuse per la valutazione delle soft skills troviamo gli assessment center (simulazioni, esercitazioni di gruppo, role play), i feedback a 360° e i questionari comportamentali, spesso basati su modelli scientificamente validati. A questi si affiancano gli strumenti psicometrici e test autovalutativi che consentono di rilevare le preferenze cognitive, relazionali ed emotive, con un livello maggiore di oggettività.
Per la valutazione delle competenze digitali, GSO utilizza strumenti avanzati quali:
Questi strumenti forniscono insight utili a definire strategie personalizzate di sviluppo, contribuendo a rendere la valutazione delle soft skills un vero acceleratore di crescita individuale e collettiva.
Allenare le soft skills significa adottare una logica di crescita continua, dinamica e personalizzata, dove il cambiamento parte dai comportamenti e si consolida nella quotidianità professionale.
GSO integra questi approcci in percorsi strutturati di learning by doing, mentoring e formazione blended, progettati per attivare consapevolezza e rafforzare le capacità critiche.
A seconda delle necessità aziendali e delle persone che le compongono è possibile pianificare sia dei percorsi di upskilling – l’evoluzione di competenze esistenti – sia il di reskilling, ovvero la riqualificazione e la riconversione verso nuovi ruoli e sfide.
Particolare attenzione è dedicata alla formazione alla leadership, intesa non come posizione, ma come capacità di ispirare, guidare e generare impatto. In questo senso, la formazione delle soft skills diventa una leva strategica per costruire organizzazioni più agili, consapevoli e pronte al cambiamento.
GSO Consulting è una società di consulenza HR attiva in tutta Italia che, mediante 6 linee di business, è in grado di fornire servizi HR a 360° su tutto il territorio nazionale. Le divisioni di GSO a servizio della valutazione delle soft skills e del loro sviluppo sono: